Moduli da compilare
I moduli e il web sommerso
Il web sommerso rappresenta tutto il contenuto non accessibile ai motori di ricerca. Spesso, si tratta di contenuto immagazzinato in una banca dati. L’accesso può essere a pagamento (abbonamento), limitato (password), etc… oppure, semplicemente, non concesso ai motori di ricerca per via delle tecnologie utilizzate.
La maggior parte dei siti web utilizzano dei moduli da compilare nelle loro pagine. Un problema importante potrebbe verificarsi quando per accedere a del contenuto, è necessario compilare un modulo. Di fatto, i robot, al contrario degli utenti umani, non li validano.
È inimmaginabile che GoogleBot possa inserire le dimensioni dell’appartamento che desidera acquistare (eppure…). Il contenuto posizionato dietro i moduli da compilare diventa dunque completamente sommerso. Questo impedisce l’indicizzazione e qualsivoglia posizionamento sulle SERP diventa impossibile.
Moduli, ottimizzazione e GoogleBot
Google ha annunciato nell’aprile 2008 che il loro robot era in grado di compilare dei moduli in maniera pertinente, di validarli e poi di effettuare il crawling delle pagine seguenti. Verità o bugia per confondere le acque? Difficile da dire. Tecnicamente, compilare e validare automaticamente un modulo non è complicato, tuttavia, farlo con una certa coerenza è tutta un’altra storia…
Google Adsense e zona di autentificazione
Un esempio della capacità dei robot di Google si trova nel servizio Google Adsense. È possibile indicare ai robot un login e una password affinché possano connettersi a uno spazio privato, effettuare il crawling delle pagine e, infine, diffondere della pubblicità rilevante.
Esempi frequenti di problemi riscontrati con i moduli
Abbiamo avuto occasione di lavorare su diversi siti nei quali i moduli erano il principale problema di visibilità. Avviene spesso per:
I siti di annunci di lavoro: L’utente deve precisare tutta una serie di informazioni sul posto ricercato prima di confermare la sua ricerca. Se si tratta del solo metodo per avere accesso alle offerte, è normale che la visibilità ne sia fortemente influenzata… In particolare, abbiamo lavorato su di un sito di annunci di lavoro che funzionava esclusivamente via dei moduli da compilare, era scritto interamente in Javascript e apparteneva a un prestatore di servizi esterno 😛
I siti di annunci immobiliari: L'utente deve indicare le sue preferenze (vendita, acquisto), la città, il tipo di bene, etc.
Una soluzione per far indicizzare la propria banca dati
La soluzione per far indicizzare tutto questo contenuto è, di fatto, abbastanza semplice. Basterà creare dei link verso le pagine dei risultati. In questo modo, il robot potrà avervi accesso senza difficoltà. La SEO organica di queste pagine di elenchi dovrà essere realizzata con la stessa minuzia di tutte le altre pagine del sito.
Inoltre, al di là dell’acquisizione di visibilità, si tratta di un modo per offrire all’utente un secondo elemento di navigazione. Gerarchizzando i link verso le SERP con dei risultati sempre più precisi, ci si avvicina al sistema di navigazione di una directory.