Cos’è il cloaking?

Il cloaking consiste in una tecnica attraverso la quale un’informazione presente su un sito sarà mostrata in maniera differente in funzione all’entità che desidera consultarla.

Il cloaking è spesso vietato dai motori di ricerca.

Alcuni esperti SEO lo utilizzato per presentare pagine ultra-ottimizzate ai motori di ricerca e pagine più commerciali agli utenti. Può essere anche una tecnica per camuffare la propria strategia di ottimizzazione.

Altri esperti SEO mettono in atto la strategia dello scambi di link e utilizzano il cloaking per non emettere link in uscita o evitare link reciproci.

Altri siti molto famosi utilizzano il cloaking sui loro URL al fine di presentare ai motori di ricerca degli URL ottimizzati e agli utenti degli URL dotati di parametri di tracking. In questo ultimo caso, non vi è assolutamente nulla di vietato e i motori di ricerca non avranno alcuna ragione valida di infliggere una penalizzazione.

Alcuni script molto diffusi, come le soluzioni proposte dai forum, utilizzano il cloaking con l’obiettivo di presentare una versione più alleggerita ai motori di ricerca. In questo modo risparmiano delle risorse di server.

Nel contesto SEO, un esperto proverà a distinguere i robot dai visitatori.

Esistono, dunque, diverse forme di cloaking. Un cloaking può basarsi sull’indirizzo IP, sull’user agent, sul referer (URL di provenienza), sul contenuto di un cookie o, ancora, sulla macchina “host” dell’utente.

Inoltre, le tecniche di prerendering utilizzate per l’ottimizzazione dei siti in Java script sono spesso dei cloaking. Queste tecniche non sono controindicate da Google, anzi persino raccomandate.

Oseox Monitoring