Come cambiare il nome di dominio e mantenere una buona SEO?
Occupandovi della vostra SEO, capitalizzate i vostri URL. Il concetto di URL permanete, o permalink, è di estrema importanza, per non dire vitale.
Cambiare il dominio (o passare in HTTPS) significa che tutti gli URL del vostro sito cambieranno.
Sarà pertanto necessario indicare ai motori di ricerca che devono trasmettere lo storico e la popolarità dei vostri vecchi URL ai nuovi, cosa che, se non dovesse avvenire, richiederebbe di ripartire da zero, provocando la perdita di tutto il lavoro SEO già realizzato.
Iniziate configurando i reindirizzamenti per tutti i vostri URL. Gli utenti e i motori di ricerca dovranno essere reindirizzati verso i nuovi URL nel momento in cui cercheranno di avere accesso ai vecchi.
Idealmente, dovranno essere reindirizzati verso lo stesso contenuto. Se il contenuto è scomparso dal vostro nuovo sito, il reindirizzamento dovrà essere effettuato verso il contenuto più simile.
In particolare, non reindirizzate tutto verso la vostra homepage. Così facendo, perdereste gran parte della vostra ottimizzazione di partenza.
Con l’obiettivo di indicare ai motori di ricerca l’aspetto definitivo di questi cambiamenti e di far sì che mettano in atto il trasferimento di popolarità, i reindirizzamenti dovranno sistematicamente reindirizzare verso l’header HTTP 301 (reindirizzameto permanente).
Per finire, notificate attraverso il servizio Google Search Console il cambiamento di dominio, come anche per i vostri analytics.
Ricordatevi anche di aggiornare la vostra sitemap XML e, se possibile, fate modificare i target dei vostri backlink più importanti.
Siate reattivi e attuate tutta questa strategia di cambiamento. In ogni caso, subirete di certo una diminuzione del traffico, anche se di breve durata.