Quali parole chiave mirare?

Per ottimizzare un sito, è necessario effettuare una ricerca preliminare delle parole chiave. Le parole chiave più interessanti sono evidentemente quelle più frequentemente ricercate dal vostro mercato target.

Più una parola è specifica e si avvicina a una conversione, più è interessante.

A questo fattore, bisogna aggiungere la concorrenza nelle pagine dei risultati e il numero di inserimenti manuali.

Questi due parametri permettono di valutare l’interesse di mirare una keyphrase (numero di visitatori che sarà possibile generare) e lo sforzo che bisognerà compiere per sperare di posizionarsi.

È possibile distinguere delle frasi chiave digitate dagli utenti che vanno a iscriversi nella logica dell’acquisto (che contengono, per esempio, vendita, acquisto, acquistare, codice promozionale, sconto…”) da quelle più informative che contengono, per esempio, parole come “commenti”, “immagine di…”.

È preferibile mirare in un primo tempo a delle keyphrase che contengono al massimo due o tre parole, piuttosto che a un’unica parola chiave. Il traffico generato sarà più qualificato, le possibilità di posizionarsi saranno più forti e il lavoro da realizzare meno importante.

Strumenti come Google Keyword Planner; Google Adwords, SEMrush ma anche l’analisi dei siti concorrenti e, in tutta semplicità, la vostra conoscenza del mestiere devono permettervi di identificare le migliori keyphrase.

Per via della crescente diffusione della ricerca vocale, gli unteti pongono sempre di più domande ai motori di ricerca utilizzando espressioni specifiche (“perché”, “come”…). Includerle nei vostri contenuti e offrire ad esse delle risposte gioca sempre più sensibilmente un ruolo importante nell’aumento delle possibilità di posizionarvisi.

Oseox Monitoring