È necessario che le parole chiave mirate siano inserite nel nome di dominio del sito?

I motori di ricerca analizzano il nome di dominio di un sito web e, è innegabile, prendono in conto questo fattore.

L’importanza attribuita al nome di domino varia molto da un motore di ricerca all'altro. Ad esempio, Bing dà molto più peso a questo criterio rispetto a Google.

Attualmente, si tratta dunque di un vantaggio interessante su Google e molto interessante su Bing.

È importante tenere presente che è perfettamente possibile posizionarsi sulla prima pagina di Google su una keyphrase pur non avendo un nome di dominio ottimizzato per la SEO.

Provata e scrivere "macchina" o "immobiliare" su Google.it per rendervene conto.

Si tratta semplicemente di un criterio tra tanti altri per raggiungere gli obiettivi di posizionamento.

Secondo il nostro modesto parere, più gli algoritmi dei motori di ricerca diventeranno pertinenti, meno significativo sarà questo criterio.

D'altronde, negli ultimi anni Google sembra aver ridotto la rilevanza accordata a questo criterio, lentamente ma inesorabilmente.

Rivestendo grande importanza strategica, la scelta del nome di dominio non dovrebbe essere ridotta a considerazioni puramente legate alla SEO.

Dunque, al giorno d’oggi, scegliere un nome di dominio pieno all’eccesso di keyphrase (chiamato EMD, dall’inglese exact match domain) come scarpe-nike-corsa-rosse.com o panificio-milano.com risulta essere sempre meno pertinente rispetto al puntare i propri sforzi su un nome di dominio di tipo "brand".

Si noti, tuttavia, che alcuni "grandi business" si affidano ancora all'uso di un EMD.

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