Quali sono gli errori più frequenti che causano la duplicazione dei contenuti?
La duplicazione dei contenuti è un problema che interessa la maggior parte dei siti Web (parliamo del 60%). Si parla di duplicazione quando un unico contenuto è indicizzabile su diversi URL.
Per esempio, la home page di un sito Web è spesso accessibile nei due seguenti modi:
dominio.com
dominio.com/index.php (o / home…)
Anche tutte le altre pagine di un sito sono regolarmente duplicate attraverso l’assenza (o l’aggiunta) del sottodominio www.
www.dominio.com/page.html
http://dominio.com/page.html
La protezione dei siti (gli “https”), reclamata a gran voce da Google e da diverso tempo, può anch’essa, malgrado i vostri sforzi, rinforzare i contenuti duplicati.
Per esempio: ho un sito in https dichiarato in https://www. Se non sono stati correttamente applicati i reindirizzamenti verso questo url principale, il sito sarà accessibile anche in https (senza il www) e/o in http (con o senza www). Dunque, invece di proporre ai motori di ricerca un sito pulito e univoco, potrete (vostro malgrado) offrire loro fino a 4 volte lo stesso! Una bella (e ricorrente) zappa sui piedi.
Il terzo e più frequente problema è l’indicizzazione del sito attraverso tutte le estensioni (TLD) acquistate:
www.dominio.fr
www. dominio.com
Ancora una volta, bisogna reindirizzare (in 301, detto redirect o reindirizzamento permanente) tutti i nomi di dominio annessi verso il vostro nome di dominio principale, al fine di evitare doppioni.
Per esempio: ho scelto un dominio.it per essere visto principalmente dagli italiani e per proteggere il mio brand ho acquistato anche gli dominio.com, .net (e/o, per esempio, il mio brand-citta o paese.it).
Sarà indispensabile reindirizzare TUTTI i domini annessi verso il dominio principale in 301, dunque verso il nome di dominio canonico, generalmente in https con o senza www.
Altri problemi molto ricorrenti riguardano l’indicizzazione fatta da Google della versione di pre-produzione/testing (test di accettazione prima della pubblicazione online) o ancora dagli URL che contengono dei parametri di tracking. Facciamo dunque attenzione, bisogna preferire una versione di pre-produzione unicamente accessibile via login/password e, dunque, invisibile a Google. Un buon esperto vi farà attenzione, un cattivo consulente, no.
Per finire, i link interni che non sono coerenti sull’insieme del sito costituiscono un altro grave errore, relativamente pernicioso. Perciò, è inutile creare dei link tanto per crearli, passando dalla cucina thai alle palle da bowling. Bisogna segmentare correttamente i contenuti del vostro sito internet. Come bisogna anche evitare i broken link (404) o altre problematiche considerate negativamente dai motori di ricerca.
In questo modo, per accedere, per esempio, alla scheda prodotto di un sito E-commerce, potranno essere proposti diversi URL (attenzione ad alcuni CMS):
www.dominio.com/categoria/prodotto.html
www. dominio.com/prodotto.html
Le Web agency sono raramente o poco sensibili a queste problematiche sottili e che richiedono molto tempo. La SEO appassiona raramente gli sviluppatori web (“Oh sa, per me la performance”, “Ho altro a cui pensare che a Google”).
Sarà dunque necessario prestare attenzione anche se, secondo Google, la duplicazione del contenuto non è tra i problemi più importanti… o almeno non è un problema che genera penalizzazioni contrariamente a quanto si dica.