Come ottimizzare un contenuto di testo su una determinata keyphrase?
È difficile rispondere a questa domanda abbastanza generica in maniera concisa e precisa.
In via del tutto generale, il vostro contenuto dovrà naturalmente contenere, almeno una volta, la frase chiave.
Invece di cercare di ripeterla in maniera sistematica X volte, sarà preferibile farla apparire in posizioni strategiche quali il tag TITLE, un titolo (H1) o un sottotitolo (H2), come anchor text di un link, o ancora nell’attributo alt di un’immagine opportunamente scelta.
Attraverso l’utilizzo di sinonimi e aggettivi e giocando sulle declinazioni di genere e numero, cercate di coprire il più possibile il campo semantico della keyphrase.
Strumenti come Google Suggest sono preziose fonti di informazione per trovare spunti interessanti sulle frasi chiave utilizzate dagli utenti di Internet.
Il vostro contenuto deve essere abbastanza importante in termini di quantità. Dovrà contare un minimo di 300 parole e, nell’ideale, 600. Naturalmente, questo volume varia a seconda del tipo di pagina web: una scheda prodotto, per posizionarsi, richiede generalmente molto meno contenuto di un articolo di blog.
Va da sé che il fatto che i vostri contenuti siano originali, univoci e rilevanti rappresenti un eccellente vantaggio per raggiungere i vostri obiettivi.
Non è necessariamente obbligatorio che una keyphrase sia presente nel tag TITLE, nel tag H1, nell'URL e X volte nel contenuto.
Questo tipo di ottimizzazione sistematica e banale è spesso simile alla sovra-ottimizzazione, mentre sarebbe talvolta più opportuno lavorare sui sinonimi e sulle ricerche correlate.
Quindi, ancora una volta, diffidiamo dell’automatizzazione di elementi che non saranno mai rilevanti rispetto alla qualità offerta da un redattore web che ha familiarità con il vocabolario del vostro settore di attività e con le aspettative degli utenti.
Ci sono molti strumenti che suggeriscono parole chiave da includere e volte all’ottimizzazione di un testo.