Cos’è la coda lunga?

L’espressione coda lunga fu coniata da Chris Anderson nel 2004 nell'articolo "The Long Tail" pubblicato sulla rivista Wired.

Per far la breve, secondo la teoria di Anderson, in alcuni settori produttivi e tecnologie, il fatturato generato dai "best seller" è inferiore a quello generato dall’insieme degli altri prodotti venduti più di rado.

Applicato alla SEO, la coda lunga potrebbe essere riassunta come segue: 

Se da un lato calcoliamo il numero di visite generate da tutte le frasi chiave raramente ricercate e dall'altro il numero di visite generate dalle frasi chiave che generano indipendentemente la percentuale più elevata di traffico, dal confronto dei due risultati potremmo spesso constatare che il totale del traffico generato dalle query meno popolari supera il totale del traffico generato dalle query più popolari. 

Da una simile osservazione se ne deduce che una strategia di ottimizzazione naturale basata unicamente sulle frasi chiave più popolari non si rivela necessariamente la più interessante.  

Un dato può venire in sostegno di tale teoria: ogni giorno, tra il 5% e il 15% delle ricerche effettuate su Google sono ricerche che non sono mai state fatte prima. E questo aumenterà notevolmente con la ricerca vocale, fonte di innumerevoli variazioni.

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